Archivio Tag: giallo

Il baco da seta

Il baco da seta di Robert Galbraith edito da Salani prima edizione 2014.

Togliamoci subito le incombenze: Robert Galbraith è lo pseudonimo usato da J. K. Rowling per pubblicare romanzi dopo la fine della saga di Harry Potter. Questo è il terzo scritto editato con questo pseudonimo ed è il secondo che ha per protagonista Cormorn Strike.

Strike è un investigatore sui generis ma con un gran fiuto. Nato dalla relazione extra-coniugale tra il cantante John Robeky e la groupie Leda Strike, non ha mai avuto frequentazioni con il padre verso cui nutre un sentimento molto negativo nemmeno troppo celato. E’ un uomo alto, con un naso da pugile ed è spesso stropicciato (non solo negli abiti che indossa). Arruolatosi nell’esercito inglese partecipa alla guerra in Afganistan dove perde una gamba. Congedatosi apre uno studio di investigazione privata.

In questo romanzo Strike dovrà seguire le tracce lasciate da Owen Quine prima della sua scomparsa. Quine è uno scrittore che ha pubblicato un ottimo primo romanzo ma che poi si è perso e i suoi lavori seguenti non erano all’altezza del primo.

Non è la prima volta che Quine scompare ma, prima d’ora non è mai stato via così a lungo e la moglie ha urgenza di ritrovarlo. Appena l’investigatore inizia a smuovere le acque appare subito chiaro che dietro alla scomparsa di Quine c’è molto più di quello che ci si aspettasse.

L’autore è andato via di casa portandosi dietro il manoscritto del suo ultimo romanzo in cui ha tracciato una serie di ritratti velenosissimi di quasi tutte le persone che conosce, in special modo di quelli che svolgono la sua stessa attività.

Se venisse pubblicato il libro di Quine porterebbe parecchio scompiglio in questo mondo dove tutti odiano tutti. Diventa pertanto difficile per Strike barcamenarsi alla ricerca del filo logico che lo potrebbe portare alla soluzione del caso.

Strike si deve quindi addentrare nel mondo dell’editoria scoprendo altarini e gelosie, ripicche e cattiverie, sotterfugi e verità taciute.

Anche in questa investigazione Strike è affiancato dalla brava e capace assistente Robin Ellacott giovane e determinata, che in questo secondo romanzo avrà un ruolo molto importante.

Trattandosi di un “giallo” ho volutamente tralasciato moltissimi elementi che l’autrice, maestra nel mantenere la suspance e nel nascondere gli indizi, ha disseminato per tutto il romanzo.

Ancora una volta la Rowling/Galbraith ha scritto un ottimo romanzo in cui la trama è avvincente, i personaggi sono accuratamente dipinti e il lettore viene incatenato alla sequenza delle vicende fino alla naturale conclusione del romanzo.

Libro consigliato.

Tatuaggio

Tatuaggio di Manuel Vazquez Montalban edito da Feltrinelli prima edizione 1974.

Si tratta del primo romanzo con protagonista Pepe Carvalho anche se in realtà il primo vero romanzo con questo personaggio è “Ho ammazzato J. F. Kennedy” in cui la storia onirica e sconclusionata non permette al personaggio Carvalho di uscire allo scoperto.

Scritto nel 1975 per scommessa etilica Tatuaggio è un ottimo romanzo poliziesco e lo si può considerare come un vero e proprio “biglietto da visita” di questo detective anomalo, del suo mondo, della sua bizzarra filosofia.

E’ un investigatore un po’ spiegazzato, buongustaio, disincantato (alimenta il camino con libri che non legge), ex agente CIA, ex comunista, colto, acuto e pronto ad affrontare qualsiasi avvenimento con un sorriso ironico.

La storia è semplice. Pepe viene assunto dal signor Ramòn per investigare circa l’identità di un cadavere senza volto, ripescato in mare a pochi chilometri da Barcellona. Unico indizio a disposizione un inquietante tatuaggio che recita: “Sono nato per rivoluzionare l’inferno”.

Da questa labile traccia il detective inizierà il proprio percorso che lo porterà dai sordidi bassifondi di Barcellona fino ai Paesi Bassi a contatto con varia umanità; tra storie di droga e prostituzione sembra che l’indagine “giri a vuoto” e che il protagonista si sia perso in un groviglio di eventi apparentemente non collegati; eppure nella tecnica investigativa di Carvalho c’è del metodo e, grazie alla sua perspicacia e alla sua umanità giungerà fino alla tragica ed inevitabile risoluzione del mistero.

Trattandosi di un giallo non voglio dare troppe informazioni a chi vorrà cimentarsi nella lettura di questo ottimo romanzo che permette di vedere, attraverso gli occhi del detective, la crudeltà di alcuni esseri umani ma anche l’umanità di molti altri.

Attraverso questo romanzo entriamo per la prima volta nel mondo affascinante dei personaggi creati dalla fervida immaginazione di Vazquez Montalban. Ad una prima occhiata sembrano i personaggi di un circo un po’ tristi e affannati, un po’ cialtroni ma al contempo molto umani; pieni di difficoltà ma anche di tanta allegria; pronti ad affrontare con un sorriso le sfide della vita.

Il modo di scrivere dell’autore è molto scorrevole, il libro è affascinante e cattura dalle prime pagine. Sembra di camminare con il protagonista attraverso le strade della sua Barcellona. Alle spalle di Pepe Carvalho, ci infiliamo in un viale stretto, umido e buio e siamo subito catturati dalla maestria di questo autore straordinariamente abile nel raccontare le ambientazioni, le emozioni e la sordidezza dell’animo umano.

Libro consigliato.

Io non esisto

Io non esisto di Cristiana Carminati edito da Edizioni E/O prima edizione 2014.

Non è mia consuetudine recensire un libro appena termino di leggerlo; solitamente preferisco far decantare le sensazioni in modo che il giudizio sia più possibile scevro da qualsiasi influenza, ma in questo caso devo fare una eccezione.

Anticipo che ho trovato questo romanzo giallo molto intrigante e ben scritto e ringrazio chi ha avuto il buon cuore di segnalarmelo.

Trattandosi di un thriller la sinossi sarà il più possibile vaga per non “spoilerare” troppo a chi si vorrà cimentare nella lettura.

Nella Roma contemporanea una giovane ragazza di buona famiglia si appresta a uscire con il fidanzato. Durante la cena i due hanno un litigio per futili motivi e, cercando di rafforzare il suo potere sul giovane, la ragazza decide di uscire dal ristorante affinché il ragazzo si preoccupi e sia costretto ad inseguirla.

Fuori dalla soglia, la mano del destino stravolge la sua vita facendole accettare un passaggio da una persona sconosciuta della quale però la ragazza prova immediata fiducia.

La madre della vittima riceve, qualche giorno dopo il rapimento, una telefonata in cui le si intima di non sporgere denuncia ma di affidare l’indagine all’investigatore privato Andrea Hoffmann.

Nel corso del romanzo si scoprirà che anche l’investigatore Hoffmann è collegato a tutta la storia e che, per poter avanzare nella risoluzione dell’enigma, sarà costretto ad analizzare una parte della propria vita che aveva sempre evitato di conoscere.

Seguiremo Andrea nelle strade di Roma alla ricerca di quel “filo rosso” che lo porterà a conoscere meglio se stesso, la sua storia ma anche la realtà di una mente malata che organizza il rapimento per vendicarsi di una situazione di cui nessuno ha colpa.

Come già anticipato è un giallo molto ben scritto, affascinante in alcuni tratti. Troverete difficile chiudere il libro e tornare serenamente alla vostra vita perché sulla pelle vi resterà un brivido di tensione.

L’autrice è bravissima nel tenere alta la suspance per tutta la durata del romanzo, e a tenere il lettore agganciato alla storia. Ho trovato molto interessante il fatto di lasciare al rapitore il compito di eliminare i vari personaggi che potrebbero essere sospettati, fino ad arrivare ad avere un numero molto esiguo di sospetti.

Come tutti i gialli alla fine il bene trionferà sul male ma proprio l’ultimo capitolo insinuerà il dubbio che la storia ancora non sia giunta a conclusione.

I personaggi e le ambientazioni sono ben descritte ed è facile per il lettore immaginare lo svolgimento dell’azione.

Se proprio voglio trovare una nota negativa devo segnalare che la struttura del romanzo con capitoli brevi e continui salti temporali non mi affascina particolarmente, ma questa è una questione di gusto personale che non deve inficiare la bontà di questo romanzo.

Visto l’avvicinarsi delle festività natalizie, questo libro può essere una strenna molto interessante da donare a chi si diletta nella lettura del romanzo giallo.

Libro molto consigliato.

Inferno (Dan Brown)

Inferno di Dan Brown edito da Mondadori prima edizione 2013.

Dunque… il solito Dan Brown e il solito Robert Langdon per il solito romanzo giallo.

Si tratta dell’ennesima “caccia al tesoro” e relativa “caccia all’uomo” perpetrata dal buon docente di simbologia di Harvard.

Ma andiamo con ordine.

Langdon si risveglia in un ospedale e non ricorda come e perchè ci sia arrivato. Lo stupore del protagonista aumenta quando scopre che si trova in Italia, a Firenze per la precisione, e che l’amnesia che soffre è dovuta ad un buco che ha in testa e del quale non ricorda assolutamente come se lo sia procurato. Il libro prosegue con una forsennata corsa alla ricerca dei ricordi del professore.

L’improvviso omicidio a bruciapelo del medico che lo sta curando, effettuato da parte di una misteriosa ragazza con una strana capigliatura, dà il via ad una ridda di eventi che porteranno il nostro arcinoto protagonista a scoprire una terribile minaccia.

In una tasca segreta della giacca del professore e della cui esistenza anche Langon era all’oscuro viene ritrovato no strano oggetto legato alla visione dell’inferno dantesco.

Nel corso di questa avventura Langdon sarà affiancato dalla dottoressa Sienna Brooks. Ovviamente niente filerà liscio e il nostro eroe si troverà a dover scappare da un fantomatico gruppo armato che lo vuole eliminare, risolvere enigmi partendo dall’Inferno di Dante Alighieri e “La mappa dell’inferno secondo Botticelli” per cercare di fermare una terribile minaccia che aleggia su tutta l’umanità.

Vedremo Landon in compagnia della Brooks attraversare Firenze prima, poi spostarsi (non senza difficoltà) a Venezia, per poi andare in un’altra città (che, per cattiveria, non vi dico) nel tentativo di scappare dal pericolo mortale che lo minaccia e, al contempo per cercare di dipanare una matassa molto intricata.

Sembra quasi che tutte le forze in gioco si siano coalizzate per impedire la ricerca del noto esperto di simbologia ma proprio quando sembra che sia arrivato il momento del primo caso senza soluzione da parte del professore, ecco che…

E’ un buon romanzo, ricco di colpi di scena, i personaggi e le ambientazioni così ben raccontate che è molto semplice “vedere” il professore e la sua bella amica muoversi nei vari scenari; indubbia è l’abilità di Brown nel tenere alta la tensione del lettore anche solo con lo stratagemma di interrompere il capitolo nel momento di massima suspance.

Devo ammettere però che il finale scelto dallo scrittore mi ha un po’ deluso. L’idea è abbastanza prevedibile e soprattutto non ha il mordente necessario per essere la degna conclusione di un libro che avrebbe potuto essere allo stesso livello di altri scritti di Brown.

Per tutto questo, nonostante la ricetta vincente scoperta anni fa dall’autore, questa sua ultima fatica manca di qualcosa; forse è proprio la pedissequa ripetizione di una ricetta ormai nota al grande pubblico, che fa sì che questo racconto sia meno avvincente dei precedenti e non certo per colpa dell’idea di fondo che è sicuramente buona.

Chi come me ha amato L’Inferno dell’Alighieri troverà molti motivi di gioia e molte soddisfazioni; però si tratta di un romanzo che si può gustare anche senza avere alcuna informazione sul libro di Dante.

Se non avete letto altro di Dan Brown forse vale la pena leggere uno dei precedenti; se invece avete già letto di questo autore non aspettatevi i fuochi d’artificio presenti in alcuni altri suoi scritti.

Consigliato come lettura leggera.

Milioni di milioni

Milioni di milioni di Marco Malvaldi – edito da Sellerio, prima edizione 2012.

Avete mai letto un giallo che però non è un giallo? Ecco, questo è esattamente il succo di questo libro. E’ il primo libro di Malvaldi che leggo e sono quasi sicuro che sarà anche l’ultimo.

Nel comune di Montesodi Marittimo (che a dispetto del nome si trova in montagna), quasi un cognome su due contiene il patronimo Palla. Tale secondo cognome è l’eredità del vecchio marchese Filopanti Palla che era un gran gaudente.

Un’altra caratteristica degli abitanti del comune è una forza quasi sovrumana; per questo motivo una università invia il genetista Piergiorgio Pazzi insieme ad un’esperta di archivi con il compito di studiare le ragioni di questa forza.

Il genetista viene ospitato dalla signora Annamaria Zerbi Palla, maestra in pensione del paese, che durante la notte muore. Sembra una morte naturale (visti i problemi di cuore della vecchia signora) eppure ad un esame più attento si scopre che si tratta di un omicidio.

Sia il maresciallo che il sindaco sono concordi nel non rivelare agli abitanti del paese, che si tratta di un omicidio per non agitare le acque, e di conseguenza, per avere maggiore agio nel condurre le indagini.

Nella notte in cui si è svolto l’omicidio una gran nevicata ha isolato il paese dal resto del mondo, impedendo a chiunque di entrare, ma soprattutto, all’assassino di uscire.

Visto che Pazzi è stato ospitato dalla defunta e che è stato lui a scoprire l’omicidio si sente personalmente interessato e inizia a collaborare con i due improvvisati detective; tutto sembra convergere sulla colpevolezza del genetista quando, con l’aiuto dell’archivista…

Il resto ovviamente lo scoprirete da voi.

Il libro è scritto con una ironia che vorrebbe, negli intenti dell’autore, ricordare quella di Camilleri senza mai riuscire davvero ad avvicinarsi al genio siciliano; al massimo strappa un tenue sorriso senza mai prorompere in una vera risata.

I personaggi, seppure pochi, non sono minimamente raccontati nei loro veri sentimenti. Solo la scrittura è scorrevole e quindi rende il libro veloce e molto facile alla lettura.

Non c’è molto altro da dire se non che anche il colpo di scena che porta alla risoluzione del caso, è un colpo di scena un po’ banale. Infatti, un giallista un po’ esperto capirebbe agevolmente la chiave che muove tutta l’indagine e giungerebbe alla conclusione molto prima dell’autore.

Insomma per tutto quanto sopra indicato sono rimasto abbastanza deluso da questo romanzetto, soprattutto per l’enorme pubblicità con cui è stato proposto il volume.

Libro non consigliato.