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Mio fratello rincorre i dinosauri

Mio fratello rincorre i dinosauriMazzariol Giacomo, Einaudi editore, prima pubblicazione 2016.

Quando hai cinque anni e due sorella non vedi l’ora che arrivi un fratellino per pareggiare il conto con loro, e quando mamma e papà ti dicono che presto arriverà effettivamente un fratellino e che sarà speciale, tu ti senti esplodere dalla felicità. Non vedi l’ora che arrivi per poter giocare insieme e fare tutte le cose da fratelli.

Poi arriva ed è prima troppo piccolo per giocare, quindi devi aspettare che cresca. Quando finalmente cresce un po’ capisci che cosa volevano dire i tuoi genitori con quello “speciale”. Nella tua testa “speciale” voleva dire che aveva i superpoteri, nella realtà invece, molto più banalmente ha un cromosoma in più e quindi Sindrome di Down.

Tutto il tuo entusiasmo per questo fratello tanto agognato si trasforma immediatamente in rifiuto. Non lo vuoi attorno, non sopporti la sua presenza, non vuoi farlo conoscere ai tuoi amici perché lui ti mette a disagio, ha degli comportamenti fuori dalle regole, perché lui non sa come ci si comporta, insomma perché lui è lui senza mezzi termini e senza filtri.

Insomma in questo libro trovate la storia di Giovanni, raccontata dal punto di vista del fratello. Giovanni che ha tredici anni e un sorriso più largo dei suoi occhiali, che ama i dinosauri e il rosso; che va al cinema con una compagna, torna a casa e annuncia: «Mi sono sposato». Giovanni che il tempo sono sempre venti minuti, mai più di venti minuti: se uno va in vacanza per un mese, è stato via venti minuti. Giovanni che sa essere estenuante, logorante, che ogni giorno va in giardino e porta un fiore alle sorelle. E se è inverno e non lo trova, porta loro foglie secche.

Quando un libro deve raccontare una situazione così complessa e dolorosa deve per forza essere un libro pesante, con una ricercatezza eccessiva delle parole per non essere offensivo nei confronti di nessun tipo di diversità o handicap, e invece, quello di cui vi parlo è uno dei libri più leggeri e leggibili che ho mai incontrato perché sposta il punto focale dalla malattia di Giovanni a Giovanni, dalla malattia alla famiglia che affronta la malattia.

Giovanni è un bambino con una malattia, non è la sua malattia. Eccezionale è vedere come all’interno della famiglia Giovanni non è mai trattato come quello diverso, è trattato semplicemente come Giovanni, come un membro della famiglia che ha delle necessità speciali.

Giacomo ci racconta come ha “affrontato” questo alieno, i suoi dubbi, le sue paure, le sue emozioni, i suoi disagi in un’età in cui tutto quello che si vorrebbe è uniformarsi al gruppo sociale e invece tu non puoi perché solo tu hai un fratello come Giovanni.

Ma poi cresci, maturi e capisci che la diversità è fondamentalmente un vantaggio, e alla fine realizzi che i superpoteri tuo fratello ce li ha davvero, proprio come speravi da bambino.

Siamo davanti ad un libro speciale. Uno dei pochi libri di questi ultimi anni che scardinino davvero i massi dei nostri preconcetti, un libro leggero che non vuole avere grandi pretese se non quella di raccontarti una storia e mentre te la racconta ecco che inizia ad inocularti un po’ di buon senso; ecco che piano piano trasuda nel tuo cervello la verità contenuta nel libro e quando arrivi alla fine sei più saggio e intelligente allo stesso tempo.

La scrittura del testo è molto semplice, non ci sono fronzoli o merletti lessicali, non ci sono voli pindarici. E’ tutto molto trasparente; i personaggi sono tratteggiati così bene che quasi si possono guardare in faccia. So che è stata fatta una trasposizione cinematografica di questo film ma vi prego, leggete il libro perché le emozioni sono più dirette dal libro. Non fatevi scappare questa piccola gemma.

Un libro che non lascia indifferenti, un libro che arricchisce.

Libro consigliato.

Il baco da seta

Il baco da seta di Robert Galbraith edito da Salani prima edizione 2014.

Togliamoci subito le incombenze: Robert Galbraith è lo pseudonimo usato da J. K. Rowling per pubblicare romanzi dopo la fine della saga di Harry Potter. Questo è il terzo scritto editato con questo pseudonimo ed è il secondo che ha per protagonista Cormorn Strike.

Strike è un investigatore sui generis ma con un gran fiuto. Nato dalla relazione extra-coniugale tra il cantante John Robeky e la groupie Leda Strike, non ha mai avuto frequentazioni con il padre verso cui nutre un sentimento molto negativo nemmeno troppo celato. E’ un uomo alto, con un naso da pugile ed è spesso stropicciato (non solo negli abiti che indossa). Arruolatosi nell’esercito inglese partecipa alla guerra in Afganistan dove perde una gamba. Congedatosi apre uno studio di investigazione privata.

In questo romanzo Strike dovrà seguire le tracce lasciate da Owen Quine prima della sua scomparsa. Quine è uno scrittore che ha pubblicato un ottimo primo romanzo ma che poi si è perso e i suoi lavori seguenti non erano all’altezza del primo.

Non è la prima volta che Quine scompare ma, prima d’ora non è mai stato via così a lungo e la moglie ha urgenza di ritrovarlo. Appena l’investigatore inizia a smuovere le acque appare subito chiaro che dietro alla scomparsa di Quine c’è molto più di quello che ci si aspettasse.

L’autore è andato via di casa portandosi dietro il manoscritto del suo ultimo romanzo in cui ha tracciato una serie di ritratti velenosissimi di quasi tutte le persone che conosce, in special modo di quelli che svolgono la sua stessa attività.

Se venisse pubblicato il libro di Quine porterebbe parecchio scompiglio in questo mondo dove tutti odiano tutti. Diventa pertanto difficile per Strike barcamenarsi alla ricerca del filo logico che lo potrebbe portare alla soluzione del caso.

Strike si deve quindi addentrare nel mondo dell’editoria scoprendo altarini e gelosie, ripicche e cattiverie, sotterfugi e verità taciute.

Anche in questa investigazione Strike è affiancato dalla brava e capace assistente Robin Ellacott giovane e determinata, che in questo secondo romanzo avrà un ruolo molto importante.

Trattandosi di un “giallo” ho volutamente tralasciato moltissimi elementi che l’autrice, maestra nel mantenere la suspance e nel nascondere gli indizi, ha disseminato per tutto il romanzo.

Ancora una volta la Rowling/Galbraith ha scritto un ottimo romanzo in cui la trama è avvincente, i personaggi sono accuratamente dipinti e il lettore viene incatenato alla sequenza delle vicende fino alla naturale conclusione del romanzo.

Libro consigliato.