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Pantumas

Pantumas di Salvatore Niffoi edito da Feltrinelli prima edizione 2012.

Come al solito Niffoi scrive un racconto corale che avvince il lettore e gli permette di sognare con la solita ricetta di storie minime di una Sardegna poco nota, dura ma al contempo, dolce e affascinante.

L’azione si svolge nel paese di Chentupedes (un paese barbaricino di cinquanta anime e quindi cento piedi), nel novembre del 1964.

Nel paese è tradizione che i morti siano in coppia, cioè solitamente alla morte del marito segue immediata la morte della moglie e viceversa. Questa tradizione viene spezzata con la morte di mannoi Lisandru.

Mannai Rosaria Niala è così convinta che il cielo si sia preso suo marito anzitempo, che lo aspetta pregando per un anno intero; alla scadenza dell’anno, come per magia, mannoi Lisandru ritorna in vita e lei lo accoglie con la stessa gioia con cui una sposa accoglie il marito di ritorno da un lungo viaggio.

Mannai Rosaria è certa che sia tornato per morire assieme a lei ma prima che questo accada è necessario raccontare i passaggi importanti della vita di Lisandru e a questo compito si dedica Serafinu Marradu che proietta le bobine del film della sua vita.

Nel mentre che il racconto avanza Lisandru ringiovanisce (Benjamin Button barbaricino) fino a giungere ad essere un infante tra le braccia della moglie che capisce di essere pronta a partire insieme a lui.

Libro fantastico; Niffoi ha abituato molto bene i suoi lettori. Anche le pagine di questo romanzo sono impregnate dai profumi, dagli odori, dai sapori ma soprattutto dagli umori di quella terra stupenda che è la Sardegna, con le sue asprezze accompagnate dalle sue meravigliose dolcezze; da un popolo forte e fiero dalla storia millenaria e delle sue tradizioni.

La lingua di Niffoi è sempre un mix di dialetto e lingua italiana. Un mix perfetto che permette al lettore, anche il meno avvezzo alla lingua locale, di cogliere tutte le sfumature dei dialoghi, tutto l’amore per quella terra aspra e bellissima ma soprattutto tutti i giochi di parole che l’autore si è divertito ad inserire nei nomi e soprannomi dei luoghi e delle persone.

Come in tutti i romanzi di Niffoi, i personaggi sono appena accennati, ma sufficientemente definiti perchè l’immaginazione del lettore possa “completare il disegno”.

Leggendo questo romanzo mi è sembrato di essere tornato in Sardegna. Ho riassaporato il profumo forte del mirto, ho rivisto i colori di questa terra stupenda, narrata magnificamente da questo autore straordinario.

Libro molto consigliato.

Tutta colpa di New York

Tutta colpa di New York di Cassandra Rocca edito da Newton Compton – prima edizione 2013.

Il sottotitolo ideale di questo libro dovrebbe essere “Se pensi che i sogni non si avverino mai, ricorda che a New York tutto può succedere”.

Inizio spoilerando la dedica scritta dall’autrice, che io trovo bellissima, e che recita: “A chi continua a credere, nonostante tutto”.

In un piccolo quartiere residenziale di Staten Island vive Clover O’Brian, di professione personal shopper (per chi non lo sapesse, lavora comprando i regali per interposta persona, oppure accompagna le persone e consiglia loro quali siano i regali più adatti; il tutto ovviamente in cambio di denaro); Clover adora il periodo natalizio. Ne è completamente posseduta; il suo spirito natalizio si accende come le luci degli alberi di Natale fin dalla Festa del Ringraziamento.

Cade Harrison è un attore hollywoodiano famosissimo, bellissimo, corteggiatissimo, ricchissimo che vive in un mondo che non esiste, inseguito dai paparazzi che vogliono ficcanasare qualsiasi avvenimento della sua vita, circondato da agenti e collaboratori “lecchini” che gli risolvono qualsiasi problema. Ma nonostante tutto questo Cade non è felice; sente che nella sua vita qualcosa non funziona, a partire dal fatto di aver appena interrotto una relazione amorosa con una collega meno famosa di lui, sempre molto bella e un po’ tanto isterica.

Proprio nel tentativo di riprendersi dalla fine di questo amore avvenuta attraverso il proprio ufficio stampa, e per mettere a tacere le polemiche fomentate dalla sua ex, Cade decide di accettare di passare le feste di Natale nella casa che gli presta un amico, a New York… più precisamente in un piccolo quartiere di Staten Island.

Ovviamente Clover e Cade sono destinati a conoscersi ma ogni volta che i due si incontrano Clover è in una situazione o condizione imbarazzante. Clover è abituata a vedere i divi di Hollywood solo sullo schermo del cinema o sul televisore ma nonostante gli imbarazzi, le due vite apparentemente inconciliabili, inciamperanno l’una nell’altra proprio nel periodo più emozionante e romantico dell’anno, nella città più fantastica e fantasmagorica del mondo.

Vedremo i due protagonisti avvicinarsi e allontanarsi come falene intorno ad una fiamma, o ballerini in una complicata coreografia decisa dal destino. Ogni volta che Clover si lascerà un po’ andare e proverà ad essere felice, accadrà qualcosa che le farà credere che Cade la stia sfruttando per della pubblicità gratuita.

Anche dei paparazzi inviati da giornali scandalistici si intrometteranno nella vita di Clover e Cade, mettendo a rischio una possibile relazione ancora in nuce.

La scrittura di Cassandra Rocca è fresca e scorrevole come l’acqua di un torrente di montagna; i personaggi sono ben immaginati e immaginabili. Favolosa l’idea di dotare Clover di una capigliatura rosso fiammante che accende la fantasia del lettore (e a quanto pare, non solo di quello). Ma l’idea migliore di tutte è quella di mettere in bocca a Clover una serie di battute al vetriolo che la ragazza rivolge al belloccione hollywoodiano.

La trama è relativamente semplice eppure il romanzo risulta molto piacevole, scorrevole e intrigante al punto da impedire al lettore di chiuderlo prima di essere giunti alla fine della storia.

Cassandra Rocca ha prodotto ottima letteratura, ricca di ironia, fresca e divertente. Aggiungete poi la bravura nel raccontare le mille luci di una città favolosa come solo “la grande mela” sa essere, ed ecco realizzato un ottimo romanzo che allieta il cuore del lettore, risvegliando in lui quello spirito natalizio che i più, hanno provato solo quando erano bambini.

Libro consigliato soprattutto nelle imminenze del Natale.