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Carne e ossa

Carne e ossa di Kathy Reichs edito da BUR Biblioteca Universale Rizzoli prima edizione 2006.

Temperance Brennan (si esatto, quella di Bones) è una stimata ed affermata antropologa forense, autrice di vari romanzi. In questo libro la troviamo sull’Isola di Dewee, in South Carolina, insieme ad un gruppo di studenti per analizzare i resti presenti in un antico cimitero indiano. Durante gli scavi però viene rintracciato uno scheletro recente che, all’analisi microscopica presenta una serie di scalfitture sottilissime e inspiegabili lungo la colonna vertebrale.

Il mistero si complica quando viene ritrovato un altro cadavere, questa volta impiccato, senza testa e cotto dal sole con i medesimi segni in corrispondenza delle stesse vertebre dello scheletro precedente.

I sensi di Temperance si accendono ed inizia un’indagine che sarà molto complicata e anche molto pericolosa per la stessa antropologa.

Ma la nostra eroina non può occuparsi soltanto dei cadaveri perchè, a complicare la situazione, ecco sopraggiungere prima l’ex marito Pete Peterson che sembra avere voglia di riallacciare la relazione, e poi il nuovo compagno di Temperance, Andrew Ryan tenente della Section de Crimes contre la Personne della Suretè du Quebec, che diventa estremamente geloso nel vedere il rapporto tra i due ex coniugi.

Inoltre l’antropologa deve anche consolare e sostenere l’amica coroner che, non potendo più nascondere la sua condizione, svela all’amica la sua malattia molto grave.

Proprio mentre Temperance si dibatte su questi fronti ecco che un nuovo cadavere affiora dalle acque della palude. L’antropologa è sempre più impegnata nel cercare di tenere insieme i pezzi della sua vita e ad analizzare i corpi ritrovati ed inizia a mettere insieme gli elementi e a trovare un filo logico che la porta, prima ad investigare con l’aiuto di Pete su una chiesa ed un ospedale ad esso collegato, e in un secondo momento a dipanare tutta la matassa svelando una situazione grottesca e a dir poco schifosa.

Non scopro certo le carte e soprattutto non sono io il primo a scoprire la bravura della Reichs come autrice di libri gialli. E’ un libro ben scritto, scorrevole con una buona trama eppure durante la lettura ho avuto la sensazione che qualcosa mancasse a questo romanzo. Sembrava quasi che l’autrice seguisse un cliché ormai superato e annoiante per lei stessa.

Il libro prende e si fa leggere senza problemi, eppure manca quella brillantezza che ho trovato in altri libri della stessa autrice. I personaggi sono ben definiti e sono facilmente comprensibili le motivazioni psicologiche che muovono i tre personaggi principali della storia.

Un libro un po’ prevedibile e anche la soluzione del giallo è abbastanza semplice da comprendere anche per chi non è particolarmente avvezzo alle investigazioni letterarie.

Libro così così… senza infamia e senza lode; adatto a serate tranquille in compagnia di un libro senza particolari pretese.

Storia di una ladra di libri

Storia di una ladra di libri di Markus Zusak edito da Frassinelli prima edizione 2005.

Questo è un romanzo atipico per varie ragioni; intanto è uno dei pochi libri in cui la seconda guerra mondiale ci viene raccontata dalla parte della Germania e non dalla parte degli ebrei o degli alleati; inoltre l’io-narrante è decisamente atipico (non scendo in particolari per non togliere la sorpresa al lettore).

La piccola Liesel Meminger sta viaggiando insieme alla mamma e al fratellino diretta al piccolo paese vicino Monaco dove vive la famiglia che ha adottati i due bimbi (ma questo loro non lo sanno). Inaspettatamente il fratello di Liesel muore durante il viaggio in treno e viene seppellito durante una sosta del viaggio.

Proprio questa sosta farà di Liesel la ladra di libri annunciata dal titolo infatti, durante l’interramento del cadavere del fratello, il caso aiuta Liesel a trovare un libretto nella neve. Senza pensarci troppo la giovane lo raccoglie e lo nasconde.

La bambina non sa leggere eppure l’attrazione di quel piccolo oggetto (che immagino nero e consunto) è troppo forte e che, per la bambina, diventa un tesoro inestimabile.

Giunta nella famiglia adottiva e dopo aver superato il trauma dell’abbandono da parte della madre, Liesel inizia la sua vita con la nuova famiglia. Il padre è un uomo buono che cerca in tutti i modi di mettere a suo agio la piccola, mentre la madre adottiva è una specie di arpia che la maltratta e la riempie di parolacce ma che si rivelerà, nel corso del romanzo, molto meno cattiva di quanto possa apparire.

E’ una vita dura quella che Liesel affronta fatta di consegne del bucato stirato dalla madre, poche gioie, scuola, amicizie nuove e giochi con in sottofondo il rumore sordo della guerra.

Grazie al padre adottivo Liesel inizia ad imparare a leggere e, il libricino che ha rubato diventa il loro libro di testo.

Questo appuntamento notturno si trasforma nel filo che legherà il rapporto tra la piccola e il padre. Proprio quando sembra che tutto si stia volgendo al meglio (guerra permettendo) ecco che entra in scena un nuovo personaggio; Max è un ebreo in fuga dai nazisti che cerca rifugio nella casa dei genitori di Liesel.

La storia acquisisce quindi una nota di tragica urgenza. Liesel sa che se i nazisti dovessero trovare Max nascosto nella loro casa per loro sarebbe la deportazione immediata in un campo di concentramento se non addirittura la morte, eppure il personaggio di Max la affascina; pian piano tra i due si stringe una bella amicizia. Liesel aiuta Max a sopportare i lunghi giorni di solitudine nella cantina di casa e Max aiuta Liesel con i suoi racconti.

Durante una manifestazione per il compleanno del Fuhrer (in cui la partecipazione è obbligatoria) vengono accatastati i libri che il regime ritiene pericolosi o sovversivi e vengono dati alle fiamme. Quando la festa è finita Liesel si accorge di un piccolo libro che non è stato divorato dalle fiamme e, nonostante il pericolo e la paura, lo nasconde sotto la giacca. Non sarà l’ultima volta che la protagonista si troverà a rubare libri.

La trama è molto complessa perchè entrano in gioco svariati elementi, personaggi, cause ed effetti; nonostante ciò il libro è scorrevole e molto gradevole alla lettura.

I personaggi sono ben delineati e, per la prima volta assistiamo al racconto della guerra dalla parte del popolo tedesco. La fatica di convivere con una guerra devastante, la disillusione di un popolo che non ne capisce le motivazioni, la fame, la difficoltà di sopravvivere sia agli stenti che al regime nazista, il tutto visto dagli occhi di una ragazzina prima e dei suoi amici poi.

Libro molto interessante, la cui trovata geniale sta non tanto nella trama stessa, quanto nella voce narrante. Per la prima volta sentiamo le opinioni e i sentimenti di chi ci spaventa ancestralmente, e sono sensazioni che certo non ci aspetteremmo da lei.

Libro consigliato.