Il piccolo principe

Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry; impossibile dire quante edizioni se ne trovino in commercio. – Prima edizione 1943.

 

Scrivere intorno al Piccolo principe è come scrivere riguardo al Cervino. Infinite sono le traduzioni e le edizioni che sono state pubblicate, innumerevoli gli articoli, i simposi e le tavole rotonde su questo libricino che supera di poco il centinaio di pagine ma che, nonostante il tempo e la semplicità della storia affascina incredibilmente anche l’uomo moderno proprio come affascinò i primi lettori.

 

Proprio oggi ho sentito che ne sono state stampate qualcosa come 43 milioni di copie in tutto il mondo in circa 200 lingue.

 

Il libro racconta del rapporto tra l’autore e un ragazzino dai capelli d’oro che giunge sulla terra da un altro pianeta talmente piccolo che una pecora libera non ci si può perdere. E’ un ragazzino strano che fa un mucchio di domande ma si guarda bene dal rispondere alle domande che gli vengono fatte.

 

Ad una lettura superficiale può sembrare un libricino che racconta una storiella per bambini ed invece è un vero e proprio libro formativo (peccato che gli adulti non lo leggano mai).

 

Non potrò mai dimenticare la scena del piccolo principe preoccupato per la sorte del fiore che ha lasciato sul suo piccolo pianeta che potrebbe essere mangiato dalla pecora; l’autore sente i suoi singhiozzi e scrive: “… Avevo abbandonato i miei utensili. Me ne infischiavo del mio martello, del mio bullone, della sete e della morte. Su di una stella, un pianeta, il mio, la Terra, c’era un piccolo principe da consolare! Lo presi in braccio. Lo cullai, Gli dicevo <<Il fiore che tu ami non è in pericolo… Disegnerò una museruola per la tua pecora… e una corazza per il tuo fiore… Io…>>. …Il paese delle lacrime è così misterioso”.

 

Come dimenticare la storia della volpe che chiede al piccolo principe di addomesticarla e di tornare sempre alla stessa ora così che lei possa attenderlo con felicità crescente maggiore all’avvicinarsi dell’ora del suo arrivo; oppure la conversazione del protagonista con la rosa, o con il re, e con tutti gli altri personaggi di questa mirabile fantasia.

 

Potrei ancora aggiungere tante cose su questo splendido libro; dirò solo che sono tante le lezioni che vi si possono trovare e che in ogni frase, in ogni pagina c’è un passaggio che mi fa riflettere.

 

Si potrebbe davvero riassumere tutto il libro in poche righe ma non voglio assolutamente togliere il gusto della lettura a chi si vorrà addentrare in questo paradiso in pochi fogli.

 

Chiudo questo mio piccolo commento con quella che ritengo la frase più bella di tutto il libro.

 

“… E se allora un bambino vi viene incontro, se ride, se ha i capelli d’oro, se non risponde quando lo si interroga, voi indovinerete certo chi è. Ebbene, siate gentili! Non lasciatemi così triste; scrivetemi subito che è ritornato…”.

Il piccolo principeultima modifica: 2011-01-06T18:23:39+01:00da ilovebook
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