Il signore di Barcellona

Il signore di Barcellona di José Lloréns edito da Mondadori  – prima edizione 2008.

 

Cominciamo col dire che questo è un grande libro e Lloréns è un grande scrittore. Il testo scorre piacevole, ricco di colpi di scena, sentimenti (non per forza buoni) e le descrizioni di Barcellona che stimolano la fantasia ad immaginare le strade e le case dove avvengono gli avvenimenti.

 

Barcellona, anno 1052. Quando Martì Barbany de Montgrì, giovane contadino, varca per la prima volta le porte della città che cambierà per sempre la sua vita, un anello e una piccola pergamena sono tutto quello che possiede e che gli serve per riscattare la cospicua eredità lasciatagli dal padre (che quasi non conosce).

 

Da qui prendono avvio una serie di avventure che porteranno il giovane Martì a viaggiare per mezzo mondo, a conoscere moltissime persone che, abilmente, sfrutterà per cercare di coronare il sogno di diventare cittadino di Barcellona. Per raggiungere questo sogno diventerà commerciante ma anche marinaio, armatore e non disdegnerà di combattere quando la vita lo metterà davanti a situazioni che si possono risolvere solo con un po’ di violenza per contrastare violenze maggiori.

 

Nel corso delle sue avventure si innamora anche della bella Laia, che però appartiene ad un gruppo sociale molto più elevato del suo. Martì si impegna quindi a fare buoni affari in modo da poter migliorare il suo stato sociale per riuscire a realizzare anche il suo sogno con lei.

 

La storia di Martì si intreccia con quella dell’amore tra Ramòn Berenguer I, conte di Barcellona, e Almodis de la Marca, contessa di Tolosa, il cui legame adultero minaccia la pace della città, causando problemi politici con le contee vicine e addirittura con il Papa.

 

Questo è un romanzo che emoziona; il racconto di un’epoca oscura. Llorén da vita ad una minuziosa ricostruzione della Barcellona medioevale dell’XI secolo, una città che si vede crescere, vivere e pulsare pagina dopo pagina.

 

I patti, le alleanze, gli intrighi di palazzo, l’ambizione economica e la convivenza tra le differenti religioni sono animati dai sentimenti più intensi: passione, amicizia, invidia, lealtà e onore.

 

L’insegnamento che si trae da questo grande romanzo credo possa essere così sintetizzato: grazie all’impegno e alla determinazione (ma anche una dose di fortuna e a buone conoscenze) nessun obiettivo ci è precluso, sia che noi siamo nobili o poveracci.

Il signore di Barcellonaultima modifica: 2010-12-13T16:44:56+01:00da ilovebook
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