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La papessa

La papessa di Donna Woolfolk Cross edito da Newton Compton Editori prima edizione 1996.

Nell’anno di grazia 814 d.C. nasce una bimba a cui i genitori pongono il nome di Giovanna. Figlia di una donna sassone (quindi pagana)e di un canonico inglese bigotto fino all’estremo, rude, violento e assolutamente incapace di alcun tipo di affetto nei confronti sia della moglie che della figlia.

Giovanna cresce sostenuta dall’amore della madre Gudrun, che le canta e le insegna le tradizioni sassoni aberrate dal marito, e dei fratelli Giovanni e Matteo che le insegnerà a leggere e scrivere.

Giovanna, un po’ per indole un po’ per reazione alle tenebre dell’ignoranza e della superstizione che la circondano, aspira ad essere molto di più di quello che la mentalità tipica del IX secolo assegna alle donne come lei.

Grazie all’aiuto del fratello Matteo si avvicina alla scrittura e inizia a conoscere i classici latini che lui sta studiando per avviarsi alla carriera di canonico.

Vista l’acutezza mentale della bambina il padre si convince a farle seguire le lezioni del maestro Esculapio che già indottrina Matteo; la bambina conquisterà il maestro al punto che supererà in cultura e acume lo stesso fratello. Grazie alle sue doti Esculapio inizia a sottoporle testi sempre più complessi che la ragazzina divora avidamente. Si svilupperanno così in lei forti capacità critiche e il pensiero logico, caratteristiche considerate estranee alle donne in quell’epoca.

La partenza di Esculapio sarà per Giovanna una terribile sorpresa ma, il maestro prima di partire le regalerà un libro che la ragazza terrà gelosamente nascosto fino a quando il padre, scopertolo, non le imporrà di cancellare le parole scritte sul libro con il coltello. Al rifiuto della ragazza il padre la prenderà a vergate fino a farle perdere i sensi.

Ma questa disavventura non ferma la giovane che riesce a farsi ammettere nella schola di Dorstadt insieme al fratello, Giovanni.

La vita scorre quasi serena nella scuola soprattutto perchè qui conosce Gerardo, un uomo più anziano di lei di cui si innamora perdutamente, che amerà per tutta la vita e che la ricambia. Piccolo problema: il fellone è sposato.

Durante un’invasione normanna Giovanni viene brutalmente ucciso mentre Giovanna si salva rocambolescamente. Prima di essere ucciso il fratello le comunica di essere stato accolto nel monastero di Fulda. Giovanna è ora sola, spaventata e incerta del suo futuro e decide di diventare Giovanni e di frequentare la scuola senza dire a nessuno il proprio segreto. Vi rimarrà per molti anni, studiando, pregando e imparando, oltre ai testi sacri, anche i segreti delle arti e delle scienze specializzandosi nella cura (quasi miracolosa) dei vari malanni che affliggono i monaci.

La sua bravura è tale che addirittura il Papa ne ha notizia e la chiama a Roma per diventare il suo medico personale.

Roma al tempo era già una metropoli agli occhi di una donna ma Giovanna riesce ad adattarsi. Incontra nuovamente Gerardo che è uno dei capitani dei soldati del Papa e, di nuovo, tra loro scoppia l’amore.

Ora nulla le impedirebbe di scappare con Gerardo e di vivere una normale vita di coppia con il suo uomo; nonostante tutto però, lei decide di continuare ad essere un sacerdote al servizio del Papa fino a quando…il destino non le scombinerà le carte.

Ottimo libro; vi si trovano ben amalgamati storia, romanzo, amore, crudeltà, avventura, battaglie, sentimenti. Insomma è un libro che non stanca nonostante sia un romanzo con una base storica. Un libro che affascina il lettore con la figura di questa donna-uomo per raccontare la realtà storica di una delle epoche più buie dell’umanità.

E’ il primo libro di questa autrice che leggo ma devo ammettere che è dotata di grande capacità affabulatoria. La trama è perfettamente costruita per incatenare il lettore alle pagine, i personaggi, le ambientazioni, gli accadimenti sono ben distribuiti e raccontati con dovizia di particolari senza mai diventare noiosi o stucchevoli.

Nonostante la lettura di questo ottimo romanzo ancora non sono riuscito a chiarire il dubbio che mi lacera: Giovanna “La Papessa” è un personaggio realmente esistito?

Libro molto consigliato.

I pilastri della terra

I pilastri della terra di Ken Follett – edito da Mondadori, prima edizione 1989.

Sono conscio del fatto che adesso mi attirerò l’odio degli estimatori di Ken Follet, ma devo dire che questo libro proprio non mi è piaciuto. L’ho trovato lento e noioso. In alcuni passaggi ho addirittura pensato di abbandonarlo perchè rischiavo di spegnermi dalla noia e dal sonno generato dalla lettura.

Credo che Follett abbia esagerato. Troppi personaggi, troppe storie, troppe pagine; probabilmente se il libro fosse stato di 300 pagine circa, e avesse seguito in maniera lineare la storia di un solo personaggio, forse sarebbe stato un buon libro, ma nel romanzo di Follett c’è troppo di tutto.

Provo a fare un brevissimo riassunto.

L’azione si svolge a Kingsbridge (una località immaginaria nel Wiltshire, in Inghilterra) tra il 1123 e il 1174 durante la costruzione di una cattedrale.

Sullo sfondo degli avvenimenti storici si snodano le avventure dei personaggi e viene illustrato lo scontro in atto nel medioevo tra la nobiltà ancora arroccata a difesa dei propri privilegi, e la nascente borghesia mercantile, che si sta sviluppando nella città, la quale tenta di liberarsi dai fardelli del feudalesimo.

La costruzione della cattedrale, che sembra essere il motivo principale della narrazione, in realtà funge soltanto da legante delle biografie dei personaggi, che ruotano intorno al monastero di cui l’abate Philip è priore.

Nel monastero arrivano stremati ed affamati il “mastro costruttore” Tom e la sua famiglia. Tom cerca un lavoro nella cattedrale e soltanto la furbizia e il coraggio del figliastro Jack farà in modo che questo progetto vada in porto.

Tom ha un figlio, Alfred, e i rapporti tra quest’ultimo e il figliastro Jack sono tutt’altro che idilliaci.

Nel corso della narrazione vedremo più volte scontrarsi i due fratelli con alterne fortune. Uno dei due realizzerà la propria vita a discapito dell’altro, rubandogli addirittura la fidanzata; l’altro sarà costretto ad andarsene lontano per il mondo per trovare la chiave della propria realizzazione e per scoprire le proprie radici ed il nome del vero padre.

Nel romanzo si intreccia anche la storia di Aliena che passa da figlia del ricco conte a indigente costretta a mendicare, che viene violentata da un barbaro signorotto e che dedica la sua vita alla vendetta, alla cura del fratello e alla riconquista del titolo di conte usurpato dal violentatore.

Al fine di raggiungere i suoi scopi Aliena decide di escludere l’amore dalla sua vita, e per questo rifiuta tutti i pretendenti che ne chiedono la mano.

Ma l’amore si muove per vie misteriose e, quando meno Aliena se lo aspetta, scoprirà di essere innamorata di una persona che ha sempre avuto attorno, e che mai ha pensato potesse essere un pericolo. Chiaramente se ne renderà conto quando la persona in questione sarà partita.

Aliena deciderà di intraprendere una strada pericolosa e insolita per una donna dell’epoca, e inizierà un viaggio per ritrovare il suo amore.

Molte altre sono le storie che vengono raccontante in questa opera mastodontica di Follett; molti di questi personaggi sono davvero esistiti e ne viene ripresa la storia; la guerra tra l’Imperatrice Matilda e Re Stefano è realmente avvenuta così come l’assassinio dell’Arcivescovo di Canterbury Thomas Bechet.

Inoltre nel prologo viene raccontata una storia che apparentemente non ha alcun legame con tutta la narrazione successiva. Soltanto alla fine del libro si comprende il collegamento.

Insomma proprio come dicevo all’inizio in questo libro che di tutto e, proprio per questo, la narrazione risulta di difficile comprensione.

I personaggi sono sicuramente ben descritti e la capacità di Follett di descriverli fa si che il lettore si trovi certamente a parteggiare per i buoni, e ad odiare violentemente i cattivi.

Un’altra cosa che assolutamente non sono riuscito a sopportare (e lo ammetto candidamente, saltavo le pagine) è la parte sulle tecniche di costruzione della cattedrale; tutte quelle dissertazioni su archi a sesto acuto eccetera le ho trovate assolutamente mortifere.

Lo ripeto, nel tentativo di costruire una storia completa sotto tutti i punti di vista, Follett probabilmente esagera, e introduce troppe vite e troppe storie rendendo il romanzo, che poteva essere un capolavoro, un libro difficile, pomposo, esagerato e noioso.

Ovviamente libro NON consigliato.