La regina scalza

La regina scalza di Ildefonso Falcones edito da Longanesi prima edizione 2013. 

Il terzo romanzo di Falcone non è il migliore dei tre ma nemmeno quello che mi è piaciuto meno.

Dunque, cominciamo col dire che in questo romanzo non c’è un vero protagonista. Il romanzo segue più storie all’interno della stessa famiglia. Conosceremo Caridad, una ex schiava proveniente da Cuba che si aggira nelle strade della Siviglia del 1748. La donna si aggira per la città in preda alla febbre altissima e alle paure per il suo futuro ora che quello che era il suo padrone è morto lasciandola libera ma completamente sola.

Proprio nel momento in cui sente più vicina la morte, Caridad incontra Melchor un uomo rude e sprezzante, a capo di una delle famiglie gitane più importanti di tutta Siviglia, che la porta a casa propria ma non se ne occupa personalmente. Grazie a questo atto di umanità, Caridad incontra Milagros la giovane nipote di Melchor.

Milagros è una giovane che trasuda bellezza da ogni poro e come tutte le gitane ha il coraggio e la sfrontatezza della sua età e della sua razza. Si diverte a mettere in difficoltà gli uomini che incontra seducendoli per gioco per poi lasciarli con un palmo di naso.

Tra Milagros e Caridad nasce una amicizia bellissima, profonda e sincera che sperano durerà per tutta la vita.

La bella Milagros si invaghisce dell’arrogante Pedro Garcia, il giovane rampollo della famiglia “nemica” di quella di Melchor.

Il tutto si complica quando un editto regio bandisce i gitani come fuori legge; questo insieme alla cocciutaggine di Milagros, fa esplodere la famiglia obbligando i componenti a scappare per mezza Spagna nel tentativo di sistemare gli eventi privati. In tutto questo andirivieni Melchor, Caridad e Milagros dovranno separarsi e… solo seguendo le loro avventure si capirà se torneranno a riunirsi e in che modo.

Come suo solito Falcones scrive un romanzo di ambientazione storica; questa volta ci racconta della condizione dei gitani nella Spagna del XVIII secolo. Il suo romanzo è ricco, scorrevole, intrigante e la capacità descrittiva di Falcones permette di “vedere” gli avvenimenti, i paesaggi attraverso gli occhi dei tre protagonisti.

Nonostante le oltre 700 pagine (vi prego non fatevi spaventare dalla mole del libro), il romanzo scorre veloce e leggero; senza mai diventare verboso o annoiare.

Avrei preferito che venisse trattato un po’ più approfonditamente la situazione gitana dopo l’emissione del regio decreto di espulsione, ma probabilmente sarebbe stato poco coerente con la narrazione scelta dall’autore relativamente alla vita dei tre protagonisti.

Non scopro certo io il valore di Ildefonso Falcones, la sua abilità linguistica, la sua capacità nel creare trame complesse ma intriganti, la sua bravura nel raccontare i personaggi con brevi descrizioni che stimolano la curiosità del lettore obbligandolo a “riempire gli spazi” in modo da raffigurarsi gli attori.

Se vi sono piaciuti gli altri due libri di Falcones, non potete perdervi questo. Lo amerete come lo amo io!

La regina scalzaultima modifica: 2014-08-03T18:34:21+02:00da ilovebook
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