Odissea di Omero edito da Grandi Classici Tascabili Marsilio (ma quasi tutte le case editrice ne hanno pubblicato almeno un’edizione).

Protagonista di questa opera mastodontica che si staglia fulgida nell’alto dell’empireo cielo della letteratura è Odisseo, alias Ulisse, un guerriero che non ama le battaglie, un navigatore che non ama il mare. Il suo lungo viaggio di ritorno è un’avventura di dolore e di angoscia; la vera guerra è quella che combatte in patria, tra le mura della sua casa per ricomporre gli affetti e restaurare il dominio, per poter vivere e invecchiare in prosperità e in pace.

Dunque, Ulisse insieme ai suoi uomini vuole tornare a casa dopo la guerra di Troia. Sono stati anni di battaglie nei mari dell’egeo ma gli dei hanno altri piani ed ecco che troviamo il nostro eroe navigare da un porto all’altro alla ricerca della strada per tornare a casa.

In ogni luogo dove il fato li porta ad attraccare i nostri eroi dovranno vedersela con personaggi fantastici che si opporranno ai loro propositi; ma il coraggio e la determinazione di questi uomini faranno le umane e le divine cose per riuscire nel loro intento.

L’incontro con il gigante Polifemo e la strabiliante fuga dalla sua caverna, l’esperienza con la maga Circe, il canto affascinante delle sirene sono solo alcuni degli episodi che ci presentano un Ulisse deciso ad ogni costo ad andare fino in fondo.

Anche quando giungerà alla sua amata Itaca, prima ancora di gettarsi tra le braccia della moglie amatissima, o di poter vedere il figlio che ancora praticamente non conosce, vuole vedere e sapere tutto.

Nei ventiquattro canti che compongono questa meravigliosa opera di letteratura, l’elemento essenziale è il conflitto tra la volontà del protagonista e le difficoltà che il destino (impersonato dagli dei) colloca davanti a lui.

Il “viaggio” ha una durata di quaranta giorni, durante i quali emerge sempre più fulgido l’eroismo di Ulisse determinato a superare gli ostacoli con la sua forza di volontà.

Proprio questa sua enorme volontà corrisponde esattamente al fine dell’opera: l’uomo può fare qualsiasi cosa purché abbia un obiettivo da raggiungere e che questo obiettivo per lui sia vitale.

Ovviamente mi sono ben guardato da scrivere un qualsivoglia “riassunto” dell’opera perché l’Odissea non si può riassumere, ma solo gustare in punta di lingua. Ammetto che alcuni passaggi li leggevo addirittura a voce alta, perché ritengo che l’alta letteratura vada goduta non solo dal cervello nella lettura silenziosa, ma anche assaporata sulla lingua e versata nelle orecchie come un balsamo prezioso che migliora e innalza la nostra esistenza.

L’uomo, cantami, dea, l’eroe del lungo viaggio, colui che errò per tanto tempo dopo che distrusse la città sacra di Ilio. Vide molti paesi, conobbe molti uomini, soffrì molti dolori, nell’animo, sul mare, lottando per salvare la vita a sé, il ritorno ai suoi compagni.”

Libro da leggere assolutamente.