Archivio Tag: fogli

Il segreto della libreria sempre aperta

Il segreto della libreria sempre aperta di Robert Sloan edito da Corbaccio prima edizione 2013.

Ragazzi, che bel libro!

Clay Jannon, il protagonista di questo romanzo, è un trentenne che la crisi ha centrifugato fuori dalla propria vita e da tutte le sue sicurezze.

Si ritrova “a spasso” dopo aver fatto il web designer a San Francisco, ma siccome è un tipo che non si arrende e non vuole perdere la libertà che ha conquistato, accetta di fare il commesso notturno in una libreria molto strana. E’ la “libreria sempre aperta” del signor Penumbra (e quanto stimola la nostra fantasia di lettori questo nome, non lo sto nemmeno a spiegare), poi i clienti sono pochi e il più delle volte non acquistano i libri ma prendono semplicemente in prestito antichi volumi, collocati su scaffali quasi inaccessibili, che Clay riesce a raggiungere solo grazie alla sua abilità un po’ scimmiesca di arrampicarsi.

Il giovane, viene assunto con l’avvertenza di non leggere mai i libri che sono destinati al prestito, pena il licenziamento. Ben presto però, la sua naturale curiosità unita a quella del suo coinquilino gli farà dare una sbirciatina e quello che vede lo lascia di sasso.

Nei libri non ci sono parole ma soltanto fogli su fogli di lettere sparse a caso; o almeno così sembra. Inizia qui il mistero che porterà il nostro eroe ad infilarsi in una storia che si dipana tra una antica setta bibliofila e le nuove tecnologie, tra l’odore dei libri antichi e la asetticità di Google.

Clay si butta a capofitto nell’analisi di questi strani componimenti, coinvolgendo in questa ricerca tutti i propri amici e una bellissima ragazza il cui lavoro sarà fondamentale per sbloccare una situazione che sembra senza via d’uscita.

Si renderà poi conto, parlandone con il signor Penumbra, che il mistero va ben oltre i limiti angusti del negozio in cui lavora.

Fra codici misteriosi, società segrete, pergamene antiche e motori di ricerca, Robin Sloan ha preparato un romanzo d’amore e d’avventura, che lancia una sfida alla nostra curiosità, al nostro desiderio di un’esperienza nuova ed elettrizzante. Un viaggio in quell’universo magico che è la libreria.”

Attenzione a non farsi raggirare da questo bel romanzo; per quanto Clay sia un protagonista simpatico e credibile, che affronta con estrema ironia le situazioni che gli si presentano, i veri protagonisti di “Il segreto della libreria sempre aperta” sono e rimangono sempre i libri, vittime dello scontro tra l’editoria tradizionale e quella digitale.

Assistiamo infatti ad una battaglia vera e propria tra il tradizionalismo ottuso è la modernità imperante.

Lo stile letterario di Robin Sloan è intelligente e molto coinvolgente (scommetto che, come è capitato a me, farete fatica a chiudere il libro perchè è ora di dormire) e costringe il lettore a guardare in maniera disincantata il presente e ad immaginare il futuro.

Questo libro è veramente una ventata d’aria fresca in un ambiente polveroso e asfissiante. “Un libro sui lettori e per i lettori”.

Se quest’anno leggerete un solo libro, fate almeno che sia questo.

Libro molto consigliato.

 

Il profumo delle foglie di limone

Il profumo delle foglie di limone di Clara Sànchez edito da Garzanti – prima edizione 2011. 

Sono in imbarazzo a scrivere di questo romanzo perché non mi è piaciuto proprio. Nonostante sia stato osannato dalla critica e molto pubblicizzato dalla casa editrice devo ammettere che ho trovato questo libro noioso, inutile, banale, senza trama e anche scritto male. 

Forse è la formula che ha usato l’autrice che non mi piace. Ci sono due voci narranti nel romanzo ed ogni evento viene fatto raccontare da entrambi in una specie di coro alternato. Questo aiuta a comprendere come gli accadimenti possano essere visti in maniera differente dai due attori, ma onestamente rende il libro ripetitivo e noioso. 

Ammetto che il tema raccontato nel libro sia interessante; infatti raccontare di come vivano gli ex nazisti nella società contemporanea, nascondendosi e creandosi una nuova vita e nuovi legami sociali può essere valido ma, l’autrice in questo testo tratta l’argomento solo di sfuggita senza mai addentrarsi in quelle meccaniche psicologiche che sarebbe stato importante analizzare. 

Tutto il libro ruota intorno a due personaggi principali: Sandra è una trentenne in crisi, incinta, che è “scappata” da casa per affrontare serenamente la sua maternità, che fugge anche dal rapporto con il padre del bambino perché non ritiene l’uomo adatto a lei e non si sente sufficientemente innamorata; e Julian un anziano pensionato con una salute cagionevole che si mette di nuovo in caccia degli ex nazisti, che si nascondono nel paese, quando il suo amico Salva gli invia una lettera in cui gli comunica di averne trovati alcuni. 

Sandra entra involontariamente in contatto con la coppia di criminali nazisti che si sono distinti, nel passato, per la loro ferocia ma che agli occhi della ragazza sembrano tanto buoni e gentili; Questi si prendono cura di lei quando si sente male sulla spiaggia e da quel momento Sandra entra in confidenza con loro che la attirano nella loro rete. Sarà compito di Julian mettere la ragazza in guardia dai due vecchietti ma questo non le impedirà di infilarsi (di sua spontanea volontà) in una situazione potenzialmente pericolosa. 

Questa prima parte del libro non è poi malissimo, ma da questo momento in avanti il libro non avanza e non indietreggia; le posizioni rimangono congelate e tutti i protagonisti sembrano ballare un minuetto che non porta a nessuno sviluppo. 

Anche le descrizioni dei luoghi o degli attori di questa storia sono lacunose. Non si riesce ad immaginarsi i personaggi; non vengono date sufficienti descrizioni dei luoghi nonostante la storia si dipani in Costa Blanca con i suoi magnifici panorami.

Conseguentemente il finale è piatto e prevedibile. 

In fondo in questo libro manca un po’ di brivido, di suspance e di quell’adrenalina che fa si che il libro intrighi ed interessi, in modo da giungere al finale con quell’ansia e quella tensione che tanto affascinano il mio animo di lettore. 

L’autrice, nella veloce intervista pubblicata al temine del libro, viene definita come una appassionata di psicologia; peccato però che, nel libro che ha composto la psicologia dei personaggi sia completamente assente. Sarebbe stato bello leggere del rapporto tra i due nazisti, di cosa pensavano di questa ragazza e di quali piani provassero a portare avanti, e invece nel libro si dice che il marito è succube della moglie e che forse la ama davvero, ma oltre non è dato sapere. 

Sempre nell’intervista l’autrice scrive che l’argomento del libro sia “la paura” e come ognuno di noi la affronti in maniera differente. Per fortuna che ce lo ha fatto sapere, perchè nel libro anche di questo non vi è traccia. 

In conclusione, assolutamente un libro NON consigliato.