Canale Mussolini

Canale Mussolini di Antonio Pennacchi edito da Mondadori – prima edizione 2010. Vincitore del Premio Strega 2010.

E’ un’impresa veramente difficile quella che mi accingo ad affrontare oggi recensendo il bellissimo libro di Pennacchi perchè in questo romanzo storico c’è davvero tanto ma in realtà la sinossi sarà brevissima.

Il libro di Pennacchi racconta la storia della famiglia Peruzzi che è obbligata a lasciare la sua terra (il caro veneto tanto amato), per trasferirsi nell’Agro Pontino durante la bonifica. Il motivo di questa migrazione viene spiegata nel corso del libro ed è legata al fatto che i Peruzzi sono mezzadri per i conti Zorzi-Villa, ma di più non voglio anticipare.

La storia ci viene raccontata da una voce narrante attraverso un dialogo tra l’intervistatore (Pennacchi appunto) e questo personaggio la cui identità si scoprirà soltanto alla fine del libro.

Questo moderno cantastorie che è Pennacchi, ci permette di entrare nella vita della famiglia Peruzzi qualche tempo prima della grande migrazione che spostò (per ordine del fascio) migliaia di persone dall’Altitalia (come viene definita nel libro) fino alle zone appena bonificate ed edificate dell’Agro Pontino. Siamo con loro sul treno che li trasporta nelle zone nuove, assistiamo ai pianti disperati dei nuovi coloni, agli sforzi immani per tentare di iniziare a coltivare una terra mai coltivata, alle piccole felicità di tutti i giorni e alle grandi tragedie che falcidiano la nascente comunità.

Ma in questo libro non c’è soltanto la storia della famiglia Peruzzi; infatti la loro storia viene contestualizzata nel periodo storico corrispondente. Ci viene raccontata l’opera di bonifica e della costruzione del Canale Mussolini, l’ascesa e la caduta del fascismo, la lotta tra il fascio e i comunisti, la nascita di una serie di città edificate dal Duce nella zona bonificata e molto, moltissimo altro.

Come in tutte le storie che si rispettino però c’è anche molto altro: la vita e la morte, la gioia e il dolore, la lotta e il sesso; ma soprattutto c’è la “Guerra” perchè i Peruzzi (fascisti convinti dalla prima ora) non permetteranno mai che, allo scoppiare di una guerra, tra i combattenti non ci sia almeno uno di loro. E così vediamo i maschi di casa Peruzzi partire per affrontare la guerra per convinzione o per convenienza; qualcuno tornerà ed altri invece non faranno mai ritorno.

Ora dovrei parlare degli attori che si muovono sul palcoscenico di questa storia, ma è un compito troppo arduo perchè ci sono una infinità di personaggi che meriterebbero di essere raccontati; dalla vecchia nonna dei Peruzzi al Rossoni, dalla zia Armida con le sue api al Duce.

Tutti i personaggi sono sicuramente disegnati con grande maestria, sembra quasi di conoscerli da sempre e già dopo poche pagine se ne condividono speranze e sofferenze.

Insomma, come ho cercato di far capire in questi pensieri arraffazzonati, il libro di Pennacchi mi è piaciuto moltissimo; è un’opera che mi ha aperto la mente a una realtà che mi era completamente sconosciuta come la bonifica dell’Agro Pontino e che mi ha anche aiutato a comprendere meglio la storia recente del nostro paese vista con un occhio sereno e disincantato ma soprattutto non falsato da qualsivoglia ideologia politica.

Ovviamente il libro è molto consigliato.

Canale Mussoliniultima modifica: 2011-11-23T11:33:00+01:00da ilovebook
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