Il mio credo, il mio pensiero di M. K. Gandhi pubblicato da Grandi Tascabili Economici Newton prima edizione 1967 con il titolo di “The mind of Mahatma Gandhi” è una raccolta di pensieri di Gandhi ripresi da suoi scritti o dai discorsi che ha tenuto nel corso di tutta la sua vita.
I pensieri sono raccolti e ordinati per argomento in modo da avere una visione cronologica di quello che ha cercato di comunicare Gandhi su quel determinato argomento nel corso del tempo. A volte i concetti vengono ripetuti perchè in occasione di particolari discorsi veniva ripresa una certa argomentazione per meglio specificarla o per ampliarne il senso.
E’ un libro certamente di difficile lettura in quanto ogni stralcio è un vero e proprio concentrato di ideologia. Ogni pensiero merita un’analisi approfondita pertanto, a meno di non voler leggere solo con gli occhi e non con la mente, è necessario molto tempo per leggere tutto il volume. Alcuni concetti sono decisamente difficili in quanto legati ad una realtà (quella indiana) molto diversa da quella dove viviamo. A volte ci si imbatte in termini in lingua indiana di non facile comprensione. E’ vero che il libro è fornito di una legenda dove poter tradurre il termine ma questo non favorisce la concentrazione necessaria alla comprensione di quanto si sta leggendo.
Ribadisco, è stato decisamente difficile giungere al termine di questa lettura ma sicuramente ho imparato che esistono diversi modi per vedere le stesse cose, che basta cambiare il punto di vista e l’oggetto dell’osservazione acquisisce un aspetto differente. Non sempre ho condiviso il pensiero di Gandhi, a volte addirittura mi accorgevo di avere una posizione diametralmente opposta alla sua ma, il fatto stesso di conoscere e comprendere la sua posizione migliorava anche la comprensione e la conoscenza della mia.
Chiudo con un esempio di un pensiero gandhiano molto semplice: “La mia vita è un tutto indivisibile. Tutte le mie attività si fondono l’una nell’altra; e traggono tutte origine dal mio insaziabile amore dell’umanità”. Harian, 2 marzo 1934, p. 24.
non ci deludono mai…i libri