Ritratto di signora di Henry James edito da E-Newton, prima edizione 1881.

Considerato un caposaldo della letteratura io l’ho trovato di una noia mortale. Sono arrivato in fondo solo per la mia grande forza di volontà e per poterne poi parlare male.

Isabel Archer è una giovane e bella ragazza che vive nella cittadina di Albany negli Stati Uniti. Una zia inglese ricca e stravagante la invita ad accompagnarla in un viaggio in Europa. La prima tappa del viaggio è ovviamente l’Inghilterra nella casa del signor Touchett, marito della zia, e il figlio della coppia Ralph. Sia il signor Touchett che Ralph sono entrambi ammalati e nel corso del romanzo troveranno la morte.

Ralph perde immediatamente la testa per la bella Isabel ma, cosciente della gravità della propria malattia, non esterna i suoi sentimenti.

Anche un amico di Ralph, Lord Warburton, si innamora di Isabel e le chiede di sposarlo, ma la ragazza fiera della libertà appena assaporata, decide di declinare la richiesta anche perché è desiderosa di fare il viaggio in Europa promesso dalla zia.

Lo zio Touchett muore e, dietro insistenza di Ralph, lascia a Isabel un’eredità consistente. Alla notizia della ricchezza ereditata Isabel ne è inizialmente contenta ma, alla lunga, capirà che proprio quel denaro le renderà la vita un inferno.

Isabel conosce Madame Merle, una ricca avventuriera, che le presenta il giovane Gilbert Osmond del quale Isabel si innamora perdutamente nonostante quest’ultimo sia senza sentimenti e anche molto egoista.

Sia la zia che il buon Ralph cercano di far capire ad Isabel che Gilbert non è l’uomo giusto per lei ma, la ragazza decide di sposarlo e di andare a vivere con lui a Roma.

La vita della ragazza scivola sempre più nella noia e Isabel inizia a comprendere che Gilbert non le da quello che lei desiderava. E’ un uomo chiuso su se stesso e senza alcuna attenzione nei confronti della giovane moglie e soltanto quando Isabel si recherà a Londra, a trovare il cugino Ralph morente riuscirà ad ammettere di aver sbagliato a sposarlo.

Quasi a sorpresa rientra nella vita di Isabel, Caspar Goodwood, il ragazzo che spasimava per lei quando ancora viveva negli Stati Uniti; questi capisce l’infelicità della donna e cerca di convincerla a chiedere la separazione dal marito; Isabel, pur rendendosi conto che Caspar le darebbe quella serenità e quel calore familiare che il marito non è mai riuscito a darle, decide nuovamente di essere fedele al giuramento matrimoniale e torna a Roma dal marito.

Libro noioso, verboso, scritto con un linguaggio ottocentesco, descrive ogni minimo elemento sia esso il comportamento di un cane che fa le feste, siano le sensazioni e le emozioni di tutti gli attori della storia annoiando il lettore in maniera terrificante.

Ho trovato la trama minima e inconsistente, sempre in attesa del colpo di scena che purtroppo non accade mai.

Proprio perché si tratta di un romanzo dell’ottocento i personaggi sono dipinti con estrema precisione; ma proprio questa eccessiva accuratezza nelle descrizione rende il libro difficile da leggere. Le descrizioni sono lunghe, noiose ed esasperatamente precise.

In pratica si tratta di un libro che racconta una vita che non ha motivo per essere raccontata.

Libro assolutamente non consigliato.