Instant Love di Luca Bianchini edito da Mondadori  – prima edizione 2003.

Comincio ringraziando l’amico C. P. che me lo ha consigliato.

In questo libro ci sono tre personaggi principali (in rigoroso ordine alfabetico) Daniele, Rocco e Viola che diventano amici (ma sarà poi vero????) ed una ridda di personaggi minori (fortissima la zia Irvana).

A Daniele non manca nulla, Rocco è un ragazzo quasi qualunque (che però è straordinario) e Viola è una bella universitaria amante della cucina e delle scarpe con i tacchi!

Si incontrano un giorno in treno e tra loro inizia un rapporto bislacco. Si crea una interdipendenza molto strana tra i personaggi, un rapporto molto particolare, una soluzione estrema e per certi versi paradossale, in cui i confini sono sfumati, le identità confuse, l’orientamento perduto.

L’unico moodo di andare avanti è sperimentare, sperando di arrivare prima o poi ad una migliore, anche se faticosa, presa di coscienza della realtà. Imparare a volare senza rete e senza ali. Una storia raccontata con ironia e leggerezza, che sorprende per la magia con cui si forma, i profumi che lascia e quel senso di precarietà di cui non si può fare a meno.

Ammetto che all’inizio avevo qualche pregiudizio su questo libro e le prime pagine mi avevano confermato nella mia convinzione che fosse un libro adolescenziale (un po’ alla Moccia tanto per essere chiaro) ma poi, proseguendo nella lettura, i personaggi hanno cominciato a farsi più complessi rivelando profili psicologici molto interessanti.

Un libro in cui il finale non è tanto importante quanto tutta la “strada” percorsa dai vari personaggi (principali e secondari) per raggiungere quella maturità necessaria ad affrontare le nuove sfide della vita. Quasi un rito di passaggio che trasforma i vari attori da gaudenti adolescenti ad adulti consapevoli.