Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello – prima edizione 1904 sulla rivista “Nuova Antologia” e, nello stesso anno, in volume.

Mattia Pascal vive, a Miragno, dell’eredità abbastanza cospicua lasciata dal padre a lui, il fratello e alla madre.

L’intera proprietà è amministrata da Batta Malagna che si rivelerà avido e doppiogiochista.

Mattia inizia a visitare giovane Romilda con l’intento di farla innamorare del suo amico Pomino, pazzamente innamorata di lei. Ma il destino ha in serbo altri piani; infatti Romilda e Mattia si innamorano, per poi sposarsi; la convivenza con la madre di Romilda però non è affatto facile. La donna lo odia visceralmente e non perde occasione per farlo sentire un perfetto inetto.

All’improvviso Mattia scopre quanto Malagna sia stato un truffatore; infatti le scarse abilità dell’amministratore hanno caricato le terre di debiti al punto che l’unica strada è vendere. Anche con la vendita delle terre però la situazione economica è grama e inizia a lavorare in una biblioteca con il compito di sistemare i libri di una donazione.

Nel frattempo la moglie resta incinta e partorisce due bambine. La prima muore subito mentre la seconda riesce a resistere per poco tempo. La morte delle figlie e i continui dissidi con la suocere spingono Mattia a scappare di casa. Nel suo fuggire si reca a Montecarlo dove, un’insperata fortuna gli viene regalata dal tavolo da gioco. Mentre torna a casa qualche giorno dopo scopre, dal giornale, che nella sua Miragno, è stato trovato il suo cadavere, immediatamente riconosciuto dalla moglie e dalla suocera.

L’improvvisa notizia non lo sconvolge anzi immediatamente Mattia capisce che il cielo gli ha regalato una seconda opportunità di crearsi una nuova vita migliore della precedente. Quindi parte per un lungo viaggio che lo porta in giro per diverse città con il nome di Adriano Meis.

I primi periodi della vita di Adriano sono idilliaci ma con il passare del tempo Meis inizia a sentire la mancanza di quei rapporti umani che sono alla base della socialità degli uomini.

Decide quindi di smettere di viaggiare e di farsi una propria casa ; scegli di vivere a Roma e visto che non ha documenti è costretto ad affittare una camera presso una famiglia. Durante il soggiorno conosce Adriana di cui si innamora ed è da lei ricambiata. Ma anche questa vita non è sufficiente per Adriano/Mattia. Infatti capisce che il fatto di non esistere realmente gli preclude la possibilità di vivere e di fare tutte quelle attività che sono alla base del vivere umano. Per esempio non può aprire un conto in banca o regolarizzare il suo rapporto con la donna che ama.

Insomma ancora una volta Mattia non è felice; di nuovo sente che la sua vita non è completa e, forse per la prima volta, capisce che non è scappando dalla realtà che si affrontano i problemi. Decide quindi di far morire Adriano Meis e di risorgere come Mattia Pascal.

Non mi permetterò di parlare dello stile o del modo di scrivere di un premio Nobel come Pirandello perchè non ne sono all’altezza. Dirò soltanto che ho trovato il libro di difficile lettura; spesso mi perdevo nei meandri della scrittura, ma certamente per mia colpa e non per quella dell’autore.

E’ uno di quei libri scolastici che, lontano dai banchi di scuola, diventano però i preferiti degli amanti della lettura.

Libro che, almeno una volta nella vita, va letto e con grande attenzione.